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5 luglio – Bin Huang
Luglio 5/20:30 - 22:30
Freeore 20.30
Palazzo Ducale – Sala del Minor Consiglio
Bin Huang, violino – a 30 anni dalla vittoria del Premio Paganini
Michele Trenti, chitarra
Paganini: 6 Capricci per violino op. 1 M.S. 25; 3 Sonate op. 2 M.S. 26 n. 1, 4, 5; Moto perpetuo; Nel cor più non mi sento; 3 Sonate op. 3 n. 1, 4, 5
La vittoria del Premio Paganini da parte di Bin Huang data il 1994: trent’anni di carriera internazionale nel nome del grande violinista genovese, per il quale la Huang, in qualità di Capo Dipartimento del Conservatorio di Pechino, ha organizzato un Festival nel 2019. Il programma da lei proposto, con la collaborazione alla chitarra di Michele Trenti, è interamente paganiniano: una selezione di Capricci, che Paganini pubblicò nel 1820, si alterna ad alcune Sonate per violino e chitarra, scelte dalle raccolte pubblicate insieme ai Capricci come op. 2 ed op. 3. Brani assolutamente originali, coinvolgenti e tuttavia poco eseguiti, in parte per la difficoltà tecnica delle parti violinistiche. Dono della melodia, una concezione dell’accompagnamento chitarristico discreto ma condotto in modo sapiente, un senso dell’equilibrio formale di stampo classico in cui emerge costantemente una creatività romantica nel carattere originale di ciascun brano. L’Introduzione e variazioni sul tema “Nel con più non mi sento”, dalla bella Molinara di Paisiello, fu il brano per violino solo che Paganini eseguì più frequentemente, facendone un cavallo di battaglia; l’arditezza delle originali soluzioni timbriche e tecniche deve aver lasciato al suo tempo l’uditorio ammutolito e stregato: si dice che a Vienna un ascoltatore non vedente abbia chiesto quante persone fossero sul podio a suonare… Il Moto perpetuo fu composto il 6 aprile 1835 a Genova ed è divenuto simbolo di una velocità esecutiva in cui Paganini non aveva rivali; travolgente, senza lasciare un attimo di respiro, il brano esiste nella versione con chitarra ed in quella con orchestra, arrangiata successivamente per pianoforte.
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